Fondata nel 1994 a Milano da un’idea dell’oncologo Umberto Veronesi e per iniziativa della European School of Oncology, è il movimento che tutela i diritti alla prevenzione e alla cura del tumore al seno.
Ad oggi può contare su una rete di circa 190 associazioni di pazienti in tutta Italia e fa parte di una coalizione di 47 paesi dell’Europa allargata.
Europa Donna Italia si occupa delle pazienti con tumore al seno metastatico dal 2012, quando ha promosso la prima indagine dedicata a far emergere i loro bisogni. In quel tempo il tumore metastatico era un tabù che, anno dopo anno, si è lentamente rotto grazie anche ai progressi della ricerca. In poco più di un decennio, infatti, sono stati compiuti importanti passi avanti che hanno permesso di allungare l’aspettativa di vita delle pazienti e far uscire dall’ombra la fase avanzata della malattia. Una fase che porta con sé esigenze specifiche legate non solo alla prospettiva di vita, ma anche alla particolare condizione fisica e psicologica della donna che si trova ad affrontare scenari molto diversi rispetto alle pazienti con malattia localizzata.
Dal continuo ascolto delle pazienti Europa Donna ha individuato in particolare cinque richieste che sintetizzano i loro bisogni e le ha racchiuse nel Manifesto del Tumore al Seno Metastatico, iniziando contestualmente un’azione di advocacy che ha portato il documento sui tavoli istituzionali per chiedere risposte rapide e tempestive ai bisogni delle pazienti.