Dalla scoperta del virus HIV sono passati oltre 40 anni, durante i quali la ricerca scientifica ha fatto numerosi progressi trasformando questa infezione da mortale a condizione cronica. Un cambiamento importante, che ha però reso questo problema meno “urgente”, tanto da non parlarne quasi più.
Ma l’emergenza non è finita: il virus dell’HIV continua a circolare ed è ancora oggi un tema di salute pubblica irrisolto, su cui pesano scarsa conoscenza e informazione sull’infezione e poca consapevolezza sulla prevenzione. Senza dimenticare lo stigma e i pregiudizi che continuano a circondare l’HIV, contribuendo ad amplificare il silenzio.
Per azzerare la diffusione del virus e consentire una buona qualità di vita a chi vive con questa infezione è fondamentale tornare a parlare di HIV, con parole nuove o dando nuovo significato a quelle già note. Il libro bianco “HIV. Le parole per tornare a parlarne” pone l’attenzione su quattro parole – Prevenzione, Stigma, Checkpoint, Qualità di Vita –, che devono essere ridefinite alla luce di un nuovo contesto sociale e delle nuove esigenze delle persone che vivono con HIV. Fotografando la real life attraverso un’indagine demoscopica e mettendola a confronto con interventi delle Istituzioni, del mondo scientifico e delle Associazioni, il Libro vuole rompere il silenzio e iniziare una nuova conversazione che porti ad azioni concrete.